L’etichettatura degli alimenti: ecco cosa c’è da sapere

L'etichettatura degli alimenti: ecco cosa c'è da sapere

L’etichetta dei prodotti alimentari riporta fondamentali informazioni sul contenuto nutrizionale dell’alimento, orientando i consumatori nelle loro scelte a tavola. La normativa sulle etichette, contenuta nel Regolamento dell’Unione Europea numero 1162 del 2011 e nel Decreto Legislativo numero 231 del 2017, individua le informazioni obbligatorie che devono essere apposte sulla confezione degli alimenti e chiarisce che tali informazioni devono essere indelebili, comprensibili per un consumatore medio, facilmente leggibili in una sola occhiata e riportate in caratteri di dimensioni tali da poter essere lette senza eccessive difficoltà.

Al fine di migliorare la leggibilità delle informazioni, tutte le indicazioni obbligatorie devono essere stampate in carattere pari o superiore a 1,2 mm, mentre nelle confezioni più piccole il carattere deve essere pari o superiore a 0,9 mm. La mancata indicazione delle informazioni obbligatorie e l’indicazione delle informazioni (obbligatorie e facoltative) con modalità difformi rispetto a quelle prescritte dal Regolamento comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie da un minimo di 500 euro ad un massimo di 40.000 euro.

Normativa etichette: tutte le indicazioni per un’etichetta a norma di legge

Un’etichetta a norma di legge deve contenere la denominazione dell’alimento e l’elenco degli ingredienti. Deve indicare l’eventuale presenza di ingredienti che provocano allergie o intolleranze, la quantità netta, il termine minimo di conservazione e la data di scadenza, le condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego.

Il Paese d’origine o il luogo di provenienza deve essere specificato per le carni bovine, le carni avicole, il latte fresco, le uova, i prodotti ittici, la passata di pomodoro, il miele e l’olio di oliva. Le altre informazioni obbligatorie presenti in etichetta si individuano nel lotto di produzione, nel nome o ragione sociale o marchio d’impresa e nella sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento.

Per le bevande con contenuto alcolico superiore a 1,2% in volume, l’etichetta deve recare l’indicazione del titolo alcolometrico volumico effettivo, espresso dal simbolo “% vol”, preceduto dal corrispondente numero che può comprendere solo un decimale.

L'etichettatura degli alimenti: ecco cosa c'è da sapere

L’importanza della dichiarazione nutrizionale in etichetta

Al fine di porre i consumatori nella condizione di operare scelte alimentari e dietetiche consapevoli, dal 13 dicembre 2016 è obbligatorio l’inserimento in etichetta della dichiarazione nutrizionale per i prodotti confezionati destinati alla vendita al consumatore finale oppure alle collettività, come bar, ristoranti, catering ed esercizi pubblici.

Più in dettaglio, in etichetta deve essere indicato il valore energetico degli alimenti (espresso come percentuale delle assunzioni di riferimento per un adulto medio e riferito a 100 grammi o 100 ml dell’alimento oppure alla singola porzione). La dichiarazione nutrizionale deve indicare anche la quantità di grassi, gli acidi grassi saturi, i carboidrati, gli zuccheri, le proteine e il sale (sempre espressi come quantità per 100 grammi o per 100 ml o per porzione) e può essere integrata con le indicazioni su acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido e fibre.