Etichetta vincente: Ortovivo

Etichetta vincente: Ortovivo
© K95 – Ortovivo

Per quanto si possa essere bravi a gestire sistemi tipografici, per quanto si possa avere una buona sensibilità nella scelta delle Font da utilizzare, la creazione di un’etichetta rimane solo il risultato finale di un processo che inizia molto prima con la creazione di un Brand. Il Brand non è solo un marchio o una palette di colori gradevole ma è l’insieme di valori che rappresentano l’azienda, un concentrato di attività che dovrebbero essere rappresentative di ciò che si fa. E da li una serie di tattiche e strategie per fare in modo che le persone si ricordino di te, per la capacità di dare una soluzione ad un problema o per i valori attorno cui hai costruito un’identità.

Come ad esempio Ortovivo, un’azienda attiva nel settore dei prodotti alimentari, ortaggi nello specifico e specialità in scatola con sede a Gravina di Catania. Ortovivo lega il suo nome a due peculiarità, la stagionalità e la genuinità. Già perchè la Natura ci offre ciò che di cui si necessita al momento giusto e allora perchè pagare a peso d’oro alimenti fuori stagione, o alimenti che magari hanno un valore nutrizionale scarso? La Value proposition formulata è semplice, vuole essere il contadino dietro casa che produce e vende prodotti di qualità a un prezzo ragionevole, ma con una mentalità aziendale. La produzione pertanto non è intensiva, ma rispetta dei ritmi ben precisi, e l’ecosistema ambientale è rispettato e ne trae ampio giovamento.

 

Etichetta vincente: Ortovivo
© K95 – Ortovivo

La costruzione e i diversi elementi progettuali della Corporate Identity è stata curata da K95, uno studio grafico e di comunicazione con sede a Catania, il cui nome si lega profondamente al territorio catanese, risultando l’acronimo di Katané – l’antico nome greco di Catania – e il cap che identifica la provincia. Nel progetto traspare il modus operandi dello studio, una progettazione rigorosa che trova il perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità, con rimandi e citazioni ad un buon passato grafico.

Il logotipo è elegante, senza fronzoli e con una buona attenzione del kerning. Il payoff si chiude in una forma circolare diventando un bollo che può accompagnare o meno il marchio. Un colore identifica ogni prodotto, in una sorta di catalogazione schematica, e un sistema iconografico ne rappresenta la tipologia. Le icone sono forse l’elemento di distacco dall’immaginario minimale, rievocando lo stile delle immagini incise a bulino, ma nell’insieme il contrasto è piacevole e pulito. Le informazioni sull’etichette risultano essere chiare, il bianco di fondo è riempito da un leggero pattern ad anelli che richiama la morfologia del suolo. Graficamente, delle etichette sofisticate nella loro semplicità.

 

Etichetta vincente: Ortovivo
© K95 – Ortovivo
Etichetta vincente: Ortovivo
© K95 – Ortovivo

Le etichette dei barattoli sono stampate su una carta Fedrigoni Biancoflash, una carta usomano su cui viene operato un processo di calandratura che restituisce un buon punto di bianco, quasi un bianco puro, ed una buona stampabilità. L’inchiostro infatti non penetra facendo perdere definizione alla stampa e nemmeno rimane in superficie dando un effetto troppo brillante.

Prossimamente intervisteremo Danilo De Marco, Creative Director di K95, per scoprire di più sullo studio e le fasi della realizzazione del progetto Ortovivo.

Link utili:
Studio K95