
Alexz Alberico, Web & Graphic Designer con base a Padova, ha progettato e realizzato il progetto “Romeo and Juliet” che abbiamo studiato nella nostra rubrica “Etichetta vincente”. Abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con Alexz.
LD: Ciao Alessandra, potresti introdurci il tuo lavoro?
AA: Ho conseguito un diploma accademico di Graphic e Web Design e lavoro nel settore da ormai 5 anni a contratto e freelance. Ho una forte passione per il Brand e Packaging Design. Il mio lavoro è caratterizzato da uno stile prettamente minimal ed essenziale, tendo sempre ad uscire fuori dagli schemi, oso molto nella fase di progettazione di un determinato caso uscendo il più delle volte fuori dagli standard che siamo abituati a vedere. Un rischio che mi assumo, una sorta di sfida con me stessa che mi permette di aumentare il mio livello e che il più delle volte, fino ad ora, si è rivelato vincente.
LD: Dove nasce il tuo interesse per il Graphic Design?
AA: Sono sempre stata appassionata d’arte, ho frequentato il liceo artistico nella mia cittadina, ai miei tempi questo lavoro era ancora poco conosciuto ed ho iniziato ad imparare da autodidatta sperimentando ed esplorando la suite Adobe con la versione Cs2. Ho iniziato ad avvicinarmi a questo mondo grazie alla mia costante voglia di creare, realizzare, dare vita a ciò che c’è nella mia mente. Con il tempo mi sono resa conto che quello che riuscivo ad imparare da sola non mi bastava più e decisi di iniziare un percorso di studi e lavorare per diventare una professionista.

LD: Cosa vuol dire progettare un’etichetta?
AA: Progettare un’etichetta è un lavoro molto complesso e di grande responsabilità in quanto rappresenta il fattore determinate, per il più delle volte, che spingerà il cliente ad acquistare il prodotto. Bisogna immergersi completamente nel progetto e capire cosa si vuole comunicare e quindi ottenere. La sfida si complica quando c’è un cliente che esprime le sue due idee o cosa vorrebbe.
LD: Abbiamo parlato del tuo progetto “Romeo and Juliet”, puoi raccontarci qualcosa di più?
AA: Quando ho ricevuto il brief del cliente che chiedeva un etichetta a tema Romeo e Julietta ho avuto un mix di sensazioni tra panico e grinta al pensiero di affrontare questa sfida. La mia mente ha cominciato ad invadersi di pensieri e domande, tra le maggiori c’era quella di non violare i termini di copyright. È la difficoltà di realizzare qualcosa di così famoso in chiave rivisitata (ho trasformato le arcate presenti sul balcone in un porticato sotto il quale i due innamorati si cercano e si raggiungono unendo le due bottiglie) che mi ha spinto ad andare alla ricerca di una soluzione che risolvesse tutti i punti che avevo in mente ed il risultato è quello che abbiamo visto.


LD: Cosa ne pensi dell’attuale scena della grafica italiana?
AA: Questa è una bella domanda e la mia risposta vuole essere una sorta di denuncia sociale: la scena italiana in questo campo è una delle più promettenti del mondo. Abbiamo la fortuna di avere centinaia, migliaia di designer straordinari e talentuosissimi che purtroppo, sono costretti a lasciare il nostro paese che non ci apprezza e che il più delle volte, ahimè, ci sfrutta. L’Italia non comprende fino in fondo l’importanza del nostro lavoro. Vige la regola “tanto metti 5 minuti al computer”. È un lavoro sottovalutato, un lavoro che può svolgere chiunque abbia Photoshop installato sul proprio pc, per questo è anche difficile trovare un impiego stabile e duraturo nel tempo.
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Alexz Alberico