Etichetta vincente: le selezioni de La Bottega

Etichetta vincente: le selezioni de La Bottega

 

La birra artigianale, nell’ultimo periodo, sta subendo una consacrazione. C’è molta più cultura intorno al prodotto fermentato, che si traduce necessariamente in una ricerca da parte del produttore a mirare all’eccellenza. A differenza del vino, che impone una sua classicità, la “leggerezza” della birra, la rende appropriata ad abbracciare il mondo della ristorazione moderna. Con grande versatilità, si sposa con un’infinità di piatti e cibi, cambiando gusto in base al piatto con cui viene associata, dando vita a stimolanti abbinamenti tra i sapori.

Da qui, il passo con l’alta ristorazione, sembra essere breve. Eppure non è ancora così. A parte qualche sporadico esempio, con carte delle birre strutturate e selezionate, il connubio birra artigianale e ristoranti stellati è ancora in divenire. Ciò che accade con frequenza è di vedere collaborazioni tra chef stellati e birrifici che sfociano nella produzione di birre brandizzate.

È il caso che analizzeremo oggi, nella nostra rubrica Etichetta vincente. La Bottega è il marchio del ristorante Stella Michelin di Ginevra. Un bistrot italiano dalla cucina raffinata, che, secondo gli ispettori della guida Michelin “nel cuore di Ginevra, continua a celebrare la cucina italiana. […] Preparazione autentiche e di grande freschezza. Un grande momento di piacere”.

 

Etichetta vincente: le selezioni de La Bottega

Etichetta vincente: le selezioni de La Bottega
© La Bottega

 

Questo da sicuramente valore alla mission dei due chef la cui cucina, stagionale, propone un piccolo tour tra i sapori d’Italia.

La nostra Bottega vuole essere un angolo di cucina italiana: sapori semplici, stile contemporaneo e ricerca della qualità. Il tutto in un ambiente rilassato, quasi informale, dove vorremmo che a spiccare siano la buona cucina e lo spirito conviviale.

È la tanto prestigiosa, quanto ambita stella Michelin nella guida della Svizzera 2016, conquistata in soli cinque mesi d’attività, ne è la prova. Ogni anno, lo chef Francesco Gasbarro (eccellenza fiorentina) e i suoi sommelier, selezionano personalmente un birrificio artigianale toscano, con cui produrre una birra che è allo stesso tempo tradizione e novità. La Birra prodotta viene poi brandizzata sotto il nome di “le selezioni de la Bottega“, a cui si affianca anche un olio, prodotto invece dall’azienda agricola Le colline di Vinci, a Vinci. Prodotti dal posizionamento alto, disponibili solo presso il ristorante stellato.

 

Etichetta vincente: le selezioni de La Bottega
© Kidstudio, Le selezioni de La Bottega. Foto di Stefano Casati

 

La Toscana è il leitmotiv del nostro caso studio, essendo Firenze la sede dell’agenzia che ha curato la Brand Identity del ristorante la Bottega e le etichette della Selezione. Kidstudio è uno studio grafico che da più di vent’anni produce comunicazione e grafica per lo spettacolo, il turismo, la moda e il food. L’obiettivo è tra i più nobili: riversare la bellezza nel mondo, attraverso il branding, il packaging, il web e il design editoriale.

Il design come mezzo attraverso cui esistere.
Il progetto per evolvere un’idea in immagine.
La creatività che si fa strumento di comunicazione.
La qualità come fine ultimo.

Il design delle etichette evoca tutta la classicità dello “stile italiano” come un gioiello che si incastona nella tradizione. Seguono la linea della Corporate del ristorante e come tali, adottano un linguaggio di eccellenza al pari di quello certificato Michelin. L’idea è di confezionare la birra come se fosse un vino di valore, con un’etichetta unica, che esprima lusso. Ad aggiungersi a questo stile italiano inimitabile, espresso sia nella ricerca dei prodotti che nella grafica, con richiami alla tipografia tradizionale, è quel minimo e curato restyling che oltre a portare novità, da freschezza.

 

Etichetta vincente: le selezioni de La Bottega

 

L’illustrazione della Chimera di Arezzo, uno dei grandi capolavori della Toscana pre-romana, è di Stefania Pelliccia. L’antica bestia rappresenta l’eterna grazia del territorio e, in generale, l’iconografia cercata (la chimera per la birra, il leviatano per il ristorante) fanno riferimento alla tradizione, con un linguaggio mai scontato. “Il cliente de La Bottega o dei suoi prodotti deve percepire la qualità e l’origine, ma anche il valore aggiunto della reinterpretazione moderna”.

 

Etichetta vincente: le selezioni de La Bottega

Etichetta vincente: le selezioni de La Bottega

Etichetta vincente: le selezioni de La Bottega
© Kidstudio, Le selezioni de La Bottega. Foto di Stefano Casati

 

L’etichetta adesiva a rotolo della birra è stampata in offset con Pantone (nei vari colori per birra e olio) su una Fedrigoni Tintoretto gesso. È composta da tre fasce, che assieme coprono un’area di circa 21×5,5cm. Su di essa campeggia l’illustrazione, la cui prospettiva, in piano, presenta il corretto anamorfismo che si normalizza nel momento in cui gli archi sono incollati su una bottiglia svasata.

A queste si aggiunge un’etichetta circolare per il tappo da cui scendono due strisce laterali anch’esse adesive. Tutto è curato nei dettagli, l’artigianalità del prodotto è esaltata dalla laminatura a caldo oro, che ne restituisce classe. L’olio invece, pur conservando i valori del Brand, ha una dimensione più familiare, sviluppandosi su una doppia etichetta (fronte/retro) rettangolare, delle dimensioni di 42x128mm.

 

Etichetta vincente: le selezioni de La Bottega

Etichetta vincente: le selezioni de La Bottega
© Kidstudio, Le selezioni de La Bottega. Foto di Stefano Casati

 

Link utili:
La Bottega
Kidstudio