Comunicare il brand e il prodotto attraverso l’etichetta è un’opera che si concretizza attraverso scelte chiare, programmate e mirate da ogni punto di vista, ovviamente anche quello della stampa. Le prerogative sono diverse tra un contesto di mercato e l’altro, e ancora di più sono differenti tra un’azienda e l’altra.
Parliamo di vino, uno dei comparti in cui il marketing e la comunicazione si sono fortemente verticalizzati; il mondo del vino, infatti, è ricco di sfumature, da trasmettere in modo preciso a pubblici che si differenziano in base alle abitudini di consumo e di acquisto.
A tali esigenze devono rispondere anche le etichette del vino, elementi legati sia alle caratteristiche del prodotto che ai valori della cantina. Vediamo le scelte di un’azienda che ha deciso di sposare una causa ben precisa, quella di valorizzare il Primitivo di Gioia del Colle.
Dal territorio a una nuova concezione del vino
Siamo con Marianna di Pietraventosa, una realtà agricola pugliese che punta sul solido connubio tra tecnologia e tradizione per dare vita a un vino legato al territorio d’origine e con un carattere forte e deciso.
Ciao Marianna e grazie per la disponibilità. In un panorama come quello del vino conta differenziarsi non solo tramite filosofia produttiva e motivazioni, ma anche con il modo in cui esse vengono raccontate. Ti va di dirci di più sui valori che vi animano e su come li trasmettete al consumatore finale?
Fondamentalmente cerchiamo di trasmettere al consumatore finale il nostro modo di essere legati al nostro territorio ma soprattutto ad una concezione di vino non stereotipata, dove l’etichetta ha la sua importanza perché racconta una storia legata al vino che l’etichetta stessa rappresenta.
La vostra produzione si distingue in particolare per l’attenzione riservata al Primitivo di Gioia del Colle, un vino in cui fondete alla perfezione tradizione e innovazione. Nella presentazione del vino, in particolare in etichetta, avete declinato in qualche modo questo aspetto?
L’etichetta è il biglietto da visita del vino. Certo è la qualità del vino che poi fa la differenza, ma l’etichetta è quella che viene vista e notata per prima. Secondo noi l’etichetta deve trasmettere calore, vita, gioia, ma anche curiosità. Un’etichetta anonima, poco identificativa sminuisce il vino che rappresenta.
Abbiamo realizzato insieme le etichette adesive per Volere Volare e Ossimoro, due vini che vantano molti riconoscimenti e dal carattere singolare, importante. Come siete arrivati ai nomi e alle scelte stilistiche delle etichette?
Per Volere Volare siamo stati aiutati da un nostro caro amico, che ci ha suggerito il nome e ha realizzato grafica e disegno. Tutto però è nato dal fatto che inizialmente abbiamo avuto delle difficoltà nella gestione logistica di questo vino, ma abbiamo fatto sacrifici pur di non svendere il vino sfuso (che era ottimo tra l’altro) e dopo due anni finalmente siamo riusciti ad imbottigliarlo; il nome, Volere Volare, indica che con la volontà e la forza d’animo si può riuscire anche nelle imprese più disperate. Si può addirittura riuscire a volare!
Per l’Ossimoro abbiamo scelto una figura retorica: la parola Ossimoro, rappresenta qualcosa che materialmente è impossibile ma che si realizza a livello di sensazioni. Ad esempio un ossimoro è l’espressione silenzio assordante oppure buio accecante. In realtà il silenzio non rende sordi e il buio non rende ciechi, ma usando tali espressioni riusciamo a trasmettere ad altri la ciò che abbiamo percepito a livello sensoriale. Il vino che proponiamo è un blend di primitivo e aglianico vitigni diversissimi tra loro ma che riescono a coesistere insieme grazie all’equilibrio che siamo riusciti a creare in bottiglia. E ciò viene percepito solo attraverso le sensazioni che si provano degustandolo. L’angelo e il diavolo che brindano insieme in etichetta rappresentano gli opposti che normalmente si annientano ma in questo caso convivono armoniosamente.
Passando alle decisioni di natura tecnica, la stampa delle etichette di questi vini punta alla qualità soprattutto in termini di resistenza e funzionalità delle etichette, con materiali classici a cui è abbinata verniciatura opaca. Avete avuto riscontri positivi in tal senso e, in generale, quali opportunità avete apprezzato maggiormente usato il nostro configuratore online?
Le etichette sino ad ora realizzate con il configuratore Labeldoo sono risultate impeccabili. Il configuratore è intuitivo e semplice da gestire. Tra l’altro ci sono video esplicativi molto chiari che non lasciano dubbi interpretativi su cosa è preferibile scegliere per soddisfare le proprie esigenze. E poi ci sono le istruzioni, i template e la chat online che aiutano parecchio. Ciò che mi ha più colpito è la particolare opzione di poter scegliere diverse varianti delle etichette effettuando un unico ordine. Noi siamo una piccola azienda, produciamo circa 30.000 bottiglie all’anno. Abbiamo clienti in tutto il modo e 6 diversi tipi di vino. In passato è spesso capitato di dover richiedere altrove la stampa di piccoli quantitativi di etichette, che comportava un importante notevole aumento di costi. Con questa possibilità si evita di effettuare ordini separati per ogni variante della stessa etichetta riducendo notevolmente le spese.
Infine, salutiamoci con una domanda che non può mancare: consigliereste LabelDoo ad altre aziende simili alla vostra?
Certamente. La professionalità, la precisione ma anche, perché no, la convenienza che abbiamo trovato in Labeldoo ci ha davvero soddisfatti.
Amore per la propria terra e passione per il vino sono sentimenti che oseremmo definire imprescindibili per una realtà enologica. Tuttavia sono la loro congiunzione e la direzione che essa prende a fare la differenza: a muovere l’azienda agricola Pietraventosa è il desiderio di riscoprire un vitigno nobile, il Primitivo di Gioia del Colle.
Così, nelle campagne rocciose ad ovest di Gioia del Colle a circa 380 metri sul livello del mare, oltre 4 ettari di vigneto a spalliera nella variante cordone speronato danno il via a una produzione di tutto rispetto; a essi si affianca il prezioso vigneto ad alberello. L’impronta della tradizione è forte: la raccolta avviene manualmente, con attenzione estrema a ogni grappolo, nel rispetto dei giusti tempi. Ma, altrettanto forte è il bisogno di sperimentare.
Per i suoi vini Pietraventosa si serve di una fusione perfetta tra tecnologia e tradizione, dove l’uso di attrezzature di ultima generazione si armonizza al rispetto delle antiche tecniche di vinificazione. I risultati sono chiari, vini dal carattere deciso che esprimono al meglio il valore del loro territorio.
Per saperne di più su Pietraventosa visita il sito o la pagina Facebook dell’azienda.