Nella teoria dei colori sono considerati “non colori” perché non fanno parte dello spettro cromatico visibile: sono il bianco e il nero, due tonalità che attualmente spopolano nel mondo del packaging e delle etichette adesive grazie alle forti proprietà estetiche ed emotive. Lo stesso vale per le tonalità di grigio.
La versatilità e il potere evocativo rendono questi toni fondamentali nella comunicazione visiva di prodotti di lusso, prodotti ricercati e di alta qualità, finanche di quelli sostenibili ed ecologici.
Questa scelta cromatica rispecchia inoltre la tendenza minimalista che è ormai dominante in diversi settori, come in quello della cosmesi, in cui le etichette puntano sempre più all’essenziale; ne abbiamo parlato nell’articolo: Etichette per cosmetici, dallo skinimalismo ai social.
Vediamo come utilizzare questi colori singolarmente o insieme per creare etichette accattivanti e al passo coi tempi.
Creare etichette usando il bianco
Il bianco riflette tutte le lunghezze d’onda della luce visibile, è formato quindi dalla somma di tutti i colori dello spettro elettromagnetico, risultando un colore ad alta luminosità ma privo di tinta. Si definisce infatti “acromatico”. Variando la luminosità e sottraendo colore, si ottengono diverse tonalità di bianco; le più utilizzate sono il bianco avorio, il bianco antico, il bianco latte, il bianco fantasma, il bianco fumo.
Nel mondo delle etichette adesive, il bianco assume un ruolo fondamentale: funge da sfondo perfetto per mettere in risalto il prodotto. La sua neutralità consente di concentrarsi sulle caratteristiche del prodotto senza distrazioni, creando un’atmosfera sofisticata, adatta a una vasta gamma di categorie merceologiche. Oltre a sottolineare la bellezza intrinseca e la qualità del prodotto nel caso di articoli preziosi e raffinati, il bianco rappresenta un elemento chiave anche per le etichette di prodotti biologici e sostenibili. Nell’etichettatura di prodotti biologici, infatti, l’uso del bianco tende a riflettere l’idea di una produzione pulita, senza artifici o sostanze nocive.
Parlando di bianco vale la pena citare le nostre carte. La maggior parte di esse sono ideali per creare etichette prevalentemente bianche, con pochi dettagli grafici, magari nobilitati da lavorazioni esclusive come il rilievo serigrafico 3d o la stampa a caldo.
Tra i materiali più utilizzati troviamo il polipropilene, sia in bianco lucido che opaco, particolarmente adatto al settore farmaceutico e della cosmesi, e disponibile anche nella versione bianco lucido rimovibile. Nel novero delle più indicate per i prodotti di alto profilo abbiamo carte come la Tintoretto Gesso, un classico dell’eleganza Fedrigoni, o la Vergata anticata bianca, adatta ad esaltare il carattere tradizionale e autentico del prodotto.
Ma sono tanti altri i materiali di stampa con cui conferire una base bianca esclusiva all’etichetta: per visualizzare e approfondire tutte le nostre carte puoi consultare la pagina dedicata.
Il nero per creare etichette glamour e sofisticate
Il nero si sa, evoca eleganza e trasmette un senso di esclusività e alta qualità, spesso associato a prodotti di lusso o di fascia alta. La sua capacità di catturare l’attenzione si basa anche sulla capacità di mettere in risalto il contrasto con altri colori o elementi presenti sull’etichetta.
A differenza del bianco, il nero assorbe tutte le lunghezze d’onda, con luminosità teoricamente nulla. Un evergreen nel mondo del packaging, usato con sapienza può aiutare a creare etichette adesive dal grande fascino, evocative e capaci di attrarre facilmente l’attenzione dei consumatori.
Nell’uso delle etichette nere, si può giocare anche con opacità e riflessi, o con dettagli esclusivi come quelli tattili per aggiungere profondità e texture all’etichetta. Approfondiamo l’argomento nell’articolo: Etichette nere, dal simbolismo ai consigli per la stampa.
Usare le tonalità di grigio
A metà tra il bianco e il nero troviamo le tonalità di grigio, con cui ottenere diverse sfumature per aggiungere profondità e dettagli alle etichette adesive. Come gli altri, anche il grigio è considerato “acromatico”, quindi un “non colore” composto da bianco e nero.
Nel design delle etichette, l’uso dei grigi offre la flessibilità di creare contrasti leggeri o intensi senza la presenza di colori vivaci. Questa gamma cromatica permette di generare texture, sfumature, effetti di luce e ombra che arricchiscono il design, conferendo un aspetto sofisticato ed elegante al prodotto.
Le tonalità di grigio possono essere utilizzate in modo creativo anche per enfatizzare dettagli specifici, evidenziare parti del prodotto o del marchio, o per creare un’atmosfera di mistero ed eleganza. Si può giocare inoltre con varie intensità di grigio, dai toni chiari e delicati a quelli più scuri e profondi.
Con tale approccio è possibile seguire perfettamente la linea minimalista secondo cui creare etichette moderne ed essenziali per prodotti che richiedono un’impronta sobria ed elegante.