Etichette alimentari: tutto quello che c’è da sapere secondo le normative

L’etichettatura degli alimenti rappresenta il principale strumento che l’acquirente ha per venire a conoscenza nel dettaglio dei principi nutritivi e dell’intero processo di produzione alla base del prodotto in questione. Per questo motivo la normativa sulle etichette alimentari è quanto mai chiara e conforme a livello europeo. Il regolamento UE che riguarda la fornitura di informazioni sugli alimenti è il n. 1169/2011, e le sanzioni previste per una sua eventuale violazione sono indicate all’interno del Decreto Legislativo n. 231 del 15 dicembre 2017. L’obiettivo della legislazione è quello di uniformare l’approccio alla stesura delle etichette alimentari da parte di tutti i Paesi membri dell’Unione Europea, in modo da poter garantire una maggiore tutela della salute dei consumatori. Per le infrazioni al decreto sono previste multe pecuniarie da 500 a 40mila euro.

Le informazioni da inserire obbligatoriamente in etichetta

In base alla normativa vigente sulle etichette alimentari, vi sono alcune informazioni che devono essere obbligatoriamente riportate, a cominciare dalle denominazione dell’alimento e dalla lista puntuale degli ingredienti in esso contenuti. La denominazione del prodotto include la distinzione tra alimenti preconfezionati, preincartati e sfusi. I primi sono avvolti in imballaggio nello stabilimento in cui vengono confezionati, i secondi sono incartati nel punto vendita, mentre per gli ultimi, come frutta e ortaggi, non è prevista l’apposizione dell’etichetta, in quanto privi di confezione. Per questioni di trasparenza e tracciabilità è indispensabile che il prodotto venga identificato tramite il nome e la ragione sociale del produttore, seguiti dal Paese di origine e dal luogo di provenienza. In questo modo all’acquirente viene data la possibilità di scegliere consapevolmente i prodotti da aggiungere al proprio carrello, mentre gli organi preposti ai controlli della qualità dell’alimento possono risale in ogni momento all’origine della filiera produttiva. La legislazione in materia di etichettatura fornisce anche precise indicazioni sulla modalità con cui debbano essere riportate le informazioni sul prodotto. La dicitura, infatti, deve risultare chiara, comprensibile e di facile lettura, in modo tale da scongiurare possibili equivoci o fraintendimenti riguardo le caratteristiche generali del prodotto e le indicazioni utili alla sua consumazione.

Le indicazioni nutrizionali e le informazioni utili per il consumo degli alimenti

Un elemento fondamentale dell’etichetta alimentare è rappresentato dalla dichiarazione nutrizionale. In base al Regolamento approvato in tutta Europa, devono essere indicati in etichetta il valore energetico dell’alimento, e la quantità, espressa per 100g, o per 100ml o per porzione, dei vari elementi nutritivi, ovvero carboidrati, proteine, zuccheri, grassi, acidi grassi saturi e sale. Nel caso si tratti di bevande contenenti una percentuale di alcol in volume superiore all’1,2%, l’etichetta deve riportare anche il titolo alcolico effettivo. Queste informazioni, così come le indicazioni riguardanti il termine minimo di conservazione, la data di congelamento e quella di scadenza, l’eventuale presenza di allergeni ed il luogo di provenienza, devono risultare indelebili. Ciò significa, in altre parole, che tutto quanto riportato in etichetta deve rimanere ben leggibile nel corso dell’intera vita commerciale del prodotto.