L’italianità ha tante sfumature, e per un’azienda che ne fa un punto di forza è importante valutare quali riportare sulle etichette dei propri prodotti e come farlo. Spesso, infatti, l’approccio della persona con il brand avviene attraverso i packaging presenti sugli scaffali, che vanno presentati nel migliore dei modi affinché i valori di marca e quelli del prodotto possano influenzare la percezione e orientare la scelta d’acquisto.
Il made in Italy è sempre stato un elemento di traino in tal senso, e dopo aver perso un po’ della sua credibilità a causa di usi e abusi anche non appropriati, è tornato ad avere il successo che merita. Lo conferma l’ultimo studio dell’Osservatorio Immaginario che analizza le informazioni riportate nelle etichette dei prodotti della grande distribuzione e il modo in cui esse hanno condizionato gli acquisti degli italiani nell’ultimo anno.
Tra le tante caratteristiche delle etichette adesive, particolare attenzione è stata rivolta all’italianità e ai claim e simboli con cui essa è stata declinata.
Sappiamo quanto sia importante che l’informazione sia supportata anche dal modo in cui viene personalizzata l’etichetta adesiva; vediamo, dunque, i dati emersi dallo studio e alcuni suggerimenti per dare merito al made in Italy anche con la stampa.
Etichette di prodotti italiani, simboli e claim più influenti
Nell’ultimo periodo l’italianità ha avuto un peso importante nel carrello della spesa: tutti i prodotti italiani hanno fatto crescere il giro d’affari delle catene di vendita in modo significativo, in particolare quelli legati al mondo del food.
Tra i diversi modi di comunicare il made in Italy emerge il successo registrato dai claim “made in Italy”, “prodotto in Italia”, “solo ingredienti italiani”, “100% italiano”. Tuttavia ad incidere con maggior peso sulle scelte d’acquisto è stato il simbolo della bandiera nazionale, il segnale più diffuso di identità italiana presente sulle etichette di decine di migliaia di prodotti alimentari. Il tricolore rassicura, soprattutto è di impatto, immediato e riconducibile a una sfera di sensazioni che coinvolgono anche emotivamente l’osservatore.
A seguire la dicitura “100% italiano”, che si rivela il secondo indicatore più significativo, chiaro, diretto, e con un’informazione in più. C’è differenza, infatti, tra bandiera, made in Italy e 100% italiano; in quest’ultimo caso non solo i prodotti devono essere italiani, ma anche la loro lavorazione, dalla progettazione fino al confezionamento, deve avvenire nel nostro paese.
Imprescindibile è la veridicità sull’origine del prodotto, che riguarda la fiducia del consumatore, ma anche il rispetto delle normative. Di maggior peso in tal senso è l’indicazione della regione: i prodotti alimentari che specificano in etichetta il territorio d’origine hanno un appeal ancora più forte sulle persone.
Etichette per vino e indicazioni geografiche europee
Tra i simboli dell’italianità c’è una nicchia che interessa in maniera particolare i produttori di vino, quella delle indicazioni geografiche europee Dop, Doc, Igp, Docg e Igt, determinanti anch’esse nella crescita del made in Italy.
Le etichette di vini con dicitura Doc e Docg sono quelle che hanno avuto migliore andamento, così come molto positive sono state le performance dei vini Igt.
Tra le informazioni presenti in etichetta, le denominazioni dei vini restano un parametro di forte influenza sui consumatori perché oltre a chiarire le caratteristiche produttive e organolettiche del vino, ne identificano il territorio di provenienza.
Idee per personalizzare le etichette del made in Italy
I simboli e le diciture dell’italianità fanno riferimento a uno di quei valori che merita di essere esaltato anche in fase di personalizzazione della stampa.
Con la stampa a caldo, ad esempio, o il rilievo serigrafico 3d, due lavorazioni che mettono perfettamente in risalto i dettagli più preziosi.
Un’idea è quella di usare le due nobilitazioni per gli elementi di testo, come “prodotto 100% italiano” e “made in Italy” oppure per le indicazioni geografiche: con la stampa a caldo il dettaglio viene nobilitato attraverso brillantezza ed eleganza, da declinare in più colorazioni delle lamine; con il rilievo serigrafico 3d, il particolare acquisisce un leggero spessore tramite lacca trasparente, esclusivo non solo alla vista ma anche al tatto.
Se vogliamo aggiungere prestigio a un prodotto che vanta tale qualità, possiamo affidarci anche alla scelta di un materiale di stampa più particolare.
È il caso, ad esempio, dei vini importanti o dei distillati, su cui negli ultimi anni si sta lavorando in una direzione sempre più brand-oriented valorizzando i principi della marca, non solo la qualità del prodotto.
Nell’immagine vediamo un liquore di una distilleria che ha scelto di dare valore all’italianità in apertura e ha puntato nell’insieme su una carta Martellata bianca barrierata, ideale per avere ottimi risultati con stampa in quadricromia e per trasmettere il carattere naturale ma anche esclusivo del prodotto.
Questo tipo di carta rientra tra le Barrierate, umido resistenti e molto indicate per etichettatura di vini destinati al secchiello del ghiaccio ma anche birre. Nel novero dei nostri materiali di stampa vi sono poi le categorie delle Eco-friendly, Wine, spirits and special, Carte patinate, Polipropileni, Polietileni.
È possibile approfondire ogni materiale online nella sezione dedicata alle carte e, soprattutto, vederle dal vivo e toccarle grazie al nostro campionario, una raccolta in cui tutte le nostre carte sono ben catalogate per tipologia, supportate anche da esempi di nobilitazioni: se hai una partita Iva puoi richiedere il campionario LabelDoo gratuitamente!