Come spiegato più volte, il design di un’etichetta adesiva ha un duplice scopo: informare e conquistare. Il design riguarda la progettazione dell’etichetta, per cui realizzarlo in maniera corretta vuol dire riuscire ad assolvere entrambi i compiti. Un buon design deve presentare il prodotto in maniera chiara ed essere esauriente in termini informativi, e allo stesso modo deve influenzarne significativamente la sua percezione rendendolo attraente per il pubblico di riferimento. L’intenzione è quella di motivare i consumatori ad acquistare facendo leva sugli aspetti emozionali.
Un modo corretto di procedere è quello di rispettare innanzitutto l’identità visiva del brand, trasmetterne i valori e la filosofia, realizzare tutti gli elementi grafici in maniera coerente. Si va così a rafforzare la riconoscibilità della marca, a creare differenziazione nel mercato e a costruire fiducia con i clienti. In linea con la brand identity, l’approccio stilistico può essere di diverso tipo e seguire o meno le tendenze che prendono piede ogni anno nel mondo del packaging design.
Da questo punto di vista, si possono individuare due principali correnti, da sempre in contrapposizione: una essenziale e minimalista e l’altra classica e più decorativa.
Attraverso le differenze, vediamo sia i punti di forza che gli aspetti cruciali dei due approcci.
Vantaggi delle etichette adesive minimaliste
Si caratterizzano per lo stile pulito, che trasmette subito un senso di modernità e raffinatezza. Il design minimalista punta all’essenziale, a rimuovere tutto ciò che è superfluo, a mettere il più possibile in risalto il prodotto.
Per realizzare un’etichetta adesiva con stile minimal è necessario ridurre gli elementi visivi, evitare il sovraccarico e qualunque informazione o decorazione non indispensabile. Ne consegue una lettura chiara. Il minimalismo ha proprio questo vantaggio: facilita la comprensione da parte del destinatario, la rende immediata.
È inoltre molto versatile, si adatta a diversi comparti . Negli ultimi anni è particolarmente apprezzato nel settore della tecnologia e in quello dei prodotti di lusso, dove un’estetica essenziale suggerisce innovazione e alta qualità. Le etichette minimaliste funzionano bene anche per i brand sostenibili e i prodotti bio perché aiutano a comunicare valori come trasparenza, onestà, purezza.
Criticità delle etichette minimaliste
La parola d’ordine per un design minimal è “togliere”. Benché si possa pensare il contrario, semplificare non è affatto un compito facile. “Semplice” non vuol dire banale, anzi.
Il rischio che si corre puntando al minimalismo è proprio quello di risultare anonimi e poco distintivi, di passare inosservati. È importante, invece, riuscire a creare, con pochi contenuti visivi, un’etichetta adesiva che catturi l’attenzione, differente da quelle usate generalmente nel proprio settore merceologico.
Riducendo gli elementi grafici, inoltre, bisogna riuscire a rimanere comunque esaurienti dal punto di vista informativo ed emozionale. Va prestata molta attenzione anche al bilanciamento tra gli spazi e i testi, nonché all’uso dei colori affinché il risultato d’insieme sia perfettamente armonico e piacevole.
Vantaggi delle etichette adesive tradizionali
Puntare su un’etichetta classica offre il beneficio di poter utilizzare un maggior numero di informazioni che riguardano il prodotto, ma anche le sue origini, l’azienda, istruzioni d’uso e certificazioni, qualunque dato aggiuntivo che possa aiutare a costruire fiducia con il consumatore.
In fase di progettazione sia della grafica che della stampa si ha maggiore libertà di creare un risultato visivamente attraente usando decorazioni, illustrazioni, colori vivaci e anche nobilitazioni particolari che possano catturare l’occhio di chi osserva. È possibile, così, creare delle vere e proprie narrazioni legate al prodotto e al suo brand, stimolando una forte connessione emotiva con la persona.
Questo tipo di design funziona soprattutto per i prodotti gastronomici, per i brand tradizionali e per alcune bevande in particolare, in cui impazzano le grafiche stravaganti e a volte anche bizzarre. Un esempio è quello delle etichette per birre artigianali, di cui abbiamo parlato in: La creatività applicata alle etichette per birra.
Criticità delle etichette tradizionali
Quando le informazioni e le decorazioni sono molte, il primo rischio ovviamente è quello del sovraccarico visivo. Un’etichetta confusa, disordinata e soprattutto difficile da leggere, potrebbe allontanare il consumatore piuttosto che attirarlo. È importante avere un occhio di riguardo per questo aspetto, cercando di non esagerare con i contenuti e soprattutto di mantenere sempre coerenza visiva.
Per non appesantire il risultato finale è bene riuscire a bilanciare le scelte grafiche non soltanto tra loro ma anche con le nobilitazioni e i materiali che si andranno a scegliere per la stampa. Un’etichetta ricca graficamente, ad esempio, potrebbe essere stampata su un supporto semplice, come una carta patinata, con superficie liscia e senza goffrature.
Attenzione, infine, ai trend di settore. L’appeal di un’etichetta in cui coesistono molti contenuti è più suscettibile alle tendenze, rischiando di apparire datata e obsoleta nel tempo.
Minimalista o più tradizionale, un design ben studiato deriva sempre da una progettazione attenta sia della grafica che della stampa. I due ambiti sono strettamente correlati, con scelte che si influenzano reciprocamente.
Concludiamo con un approfondimento utile a riguardo, indipendentemente dallo stile che avrà l’etichetta: Etichette adesive: stampa e grafica nella stessa direzione.