Chi commercializza all’estero sa che la strategia di vendita di un’azienda è spesso diversa da quella pensata per il mercato italiano e va studiata in funzione del tessuto culturale del paese in questione. A partire dalla comunicazione, qualunque strumento di marketing destinato a nazioni e continenti differenti ha bisogno di essere definito ad hoc. Un messaggio che influenza positivamente i consumatori italiani può sortire un effetto del tutto diverso in Oriente, ad esempio.
Sulle etichette adesive questo comporta una vera e propria revisione del design grafico. Iniziando dal rispetto di normative differenti, vanno studiati i testi, le immagini, ma anche i colori e le nobilitazioni in virtù della cultura locale, andando a definire gli elementi che funzionano meglio in ogni paese e, se necessario, sostituirli ai precedenti.
Benché a volte sia possibile produrre una sola etichetta riportando le informazioni in più lingue, una strategia efficace prevede dunque di realizzare etichette personalizzate a seconda del paese di riferimento.
Vediamo alcuni aspetti su cui vale la pena ragionare.
L’italianità funziona sempre
Sappiamo quanto il saper fare italiano sia apprezzato nel mondo, in particolare in un settore come quello agroalimentare e soprattutto in alcuni paesi. Se sulle etichette italiane abbiamo pensato di non evidenziarlo a vantaggio di altri aspetti, come la sostenibilità o l’artigianalità, quasi sicuramente converrà farlo per i prodotti destinati all’estero.
Ci sono diversi modi per esprimere l’italianità in etichetta; attraverso la scritta made in Italy, ad esempio, ma anche con la classica bandierina. Proprio il tricolore è il segnale di identità italiano più diffuso al mondo, quello che ha inciso e continua ad incidere maggiormente sulle scelte d’acquisto dei consumatori.
Abbiamo approfondito questo argomento in Made in Italy: come si valorizza in etichetta?
Claim e modi di dire: basta semplicemente tradurre i testi in etichetta?
Immaginiamo di aver usato un breve messaggio in etichetta che fa riferimento a un modo di dire italiano o un qualunque aspetto tipico della nostra cultura; andare semplicemente a tradurre il testo, in questo caso, non avrebbe alcun senso perché quel messaggio non verrebbe compreso all’estero né interpretato come dovrebbe.
Vale per frasi e claim, ma anche per singole parole. È necessario quindi ristrutturare tutti quei testi che fanno leva su aspetti tipici dell’Italia e che non hanno lo stesso valore all’estero; è possibile sostituirli con qualcosa di simile, come un modo di dire tipico del singolo paese o, se non esiste, con un contenuto equivalente.
Si può pensare addirittura di eliminare i testi ambigui andando a trasmettere il messaggio attraverso elementi di altro genere.
Il significato dei colori non è universale
Molte aziende fanno uso del cromatismo per migliorare la qualità dei messaggi. Evocando sensazioni di diversa natura, i colori aiutano a rinforzare la comunicazione fino a condizionare anche le decisioni d’acquisto delle persone.
Tuttavia, anche la valenza significativa dei colori può risentire delle differenze culturali.
Prendiamo il caso più conosciuto: il bianco. Quello che nella maggior parte dei paesi occidentali è associato alla purezza, in alcune aree dell’Oriente rappresenta invece il colore del lutto. Per prodotti che saranno commercializzati in questi paesi, meglio sostituire il bianco con un colore più positivo.
Ma, attenzione anche a come si usano i colori. In Cina il rosso simboleggia fortuna e ricchezza, è il colore del Capodanno, ma farne un utilizzo eccessivo in etichetta, se è fuori luogo, potrebbe generare confusione.
In generale maggiori differenze nella simbologia cromatica si hanno nei paesi orientali, che vedono i colori legati a tradizioni antiche e ad aspetti religiosi, ed è proprio in paesi come la Cina o la Corea che la valenza dei colori assume un significato notevole nelle strategie di marketing.
Cambiare addirittura i nomi
Un aspetto molto importante, che in realtà va preso in considerazione prima di arrivare a creare le etichette, riguarda il nome, sia della marca sia del prodotto. Per quanto un nome italiano possa essere semplice e anche facile da ricordare all’estero, potrebbe non funzionare per via delle diversità linguistiche.
Le più comuni sono l’assonanza con altre parole, che comporterebbe quindi una percezione completamente diversa del brand o del prodotto, e fonemi dalla leggibilità diversa, che porterebbero a pronunciare il nome in maniera sbagliata.
Nel panorama internazionale non è insolito trovare brand famosi che utilizzano più nomi, se non addirittura uno per ogni paese.
Per creare versioni diverse delle etichette sfrutta le varianti grafiche
Se il restyling dell’etichetta prevede cambiamenti solo dal punto di vista grafico, potrebbe essere molto vantaggioso stampare etichette per più paesi in un’unica soluzione, senza configurarle e ordinarle singolarmente: l’opzione delle varianti grafiche è appositamente pensata per ottimizzare tempi e costi tutte le volte in cui si presentano necessità del genere.
Una volta impostata la quantità totale di etichette, questo parametro infatti consente di scegliere quante varianti creare e per ognuna definire un numero di etichette personalizzato. Potremmo ordinare ad esempio 10000 etichette per un paese, 20000 per un altro, 15000 per un altro ancora per un totale di 45000 etichette adesive.
Attraverso un’unica configurazione è possibile creare tutte le varianti grafiche desiderate con quantità personalizzate; è una delle opzioni più apprezzate e usate dai nostri clienti. Oltretutto consente di risparmiare notevolemente rispetto ad ordini singoli.
Concludiamo proprio con un approfondimento dedicato, in cui spieghiamo come utilizzare questo parametro e perché farlo: Varianti grafiche delle etichette direttamente online: tutti i vantaggi.