L’applicazione di etichette adesive è un’operazione sempre più automatizzata, specie nelle aziende strutturate con produzioni importanti. In tal caso, l’uso dell’etichettatrice è fondamentale per ottimizzare tempi e metodo di lavoro.
Tuttavia, in questo ambito, l’automazione non ha surclassato la manualità. Restano comunque tante le realtà che continuano ad applicare a mano le proprie etichette; piccole imprese familiari e tante aziende dei mercati di nicchia caratterizzate da artigianalità e produzioni devote alla qualità più che alla quantità.
Con il metodo manuale sono richieste particolari abilità agli operatori che eseguono il lavoro, aspetto che viene meno quando si fa uso della macchina etichettatrice. Ma, anche quest’ultima potrebbe non produrre il risultato sperato. In entrambi i casi, infatti, ci sono fattori che potrebbero influenzare la resa e che non dipendono solo dal processo; quando si parla di etichette applicate male si fa subito riferimento al metodo usato, ma bisognerebbe risalire a monte e partire dalla configurazione dell’etichetta adesiva.
La personalizzazione della stampa, infatti, incide sull’applicazione delle etichette. Spieghiamo in che modo.
Dalla forma e superficie del contenitore al materiale di stampa
Iniziamo delle considerazioni relative al supporto, quindi bottiglie, vasetti, lattine, ma anche contenitori in plastica, scatole e altro.
A influenzare l’applicazione possono essere la forma del contenitore e il materiale di cui è fatto, come vetro, plastica, metallo, carta. Insieme, incidono sull’adesione iniziale dell’etichetta al contenitore, sulla facilità di applicazione e di eventuale riposizionamento dell’etichetta adesiva.
Le considerazioni sul contenitore, insieme a quelle relative alla destinazione d’uso delle etichette e alla resa estetica, vanno a determinare la scelta del materiale di stampa; la carta giusta, infatti, favorisce un’applicazione più agevole e un migliore rendimento. Ci sono materiali adatti a ogni supporto, con adesione iniziale media o alta, a seconda dei casi, che consente o meno il riposizionamento; in base alle esigenze, insomma, è possibile individuare il materiale di stampa migliore, tenendo conto ovviamente anche dello stile dell’etichetta.
La nostra guida alle carte fornisce tutte le informazioni necessarie. L’abbiamo strutturata in modo chiaro e completo, con i dati necessari per ogni materiale.
Prendiamo il caso delle etichette di vino; l’applicazione di etichette vino è tra quelle che richiedono maggior attenzione, anche se affidata all’etichettatrice come spesso accade. Per scegliere il materiale si tengono in considerazione, in genere, gli aspetti che riguardano il fronte, e che quindi incidono sulla resa estetica finale. Tra le Wine, Spirits and Specials abbiamo ad esempio carte che si distinguono per eleganza e pregio, carte che puntano più sull’aspetto naturale, carte lisce che consentono ottimi risultati in quadricromia. A queste considerazioni però vanno aggiunte quelle relative all’adesione della carta e alla facilità o meno di posizionarla su contenitori di determinate forme.
La Laid Beige, ad esempio, è una carta naturale con superficie goffrata che ha adesione iniziale media e facilità di applicazione, ideale per l’etichettatura su vetro, tuttavia sconsigliata su supporti cilindrici con diametri molto contenuti. Vediamo, quindi, che la scelta del materiale è la risultante di molti aspetti, che valutati opportunamente convergono verso la soluzione giusta.
Per agevolare questo percorso abbiamo creato un quiz dedicato, disponibile sempre nella nostra pagina delle carte, che partendo dal tipo di prodotto da etichettare, consente di consultare gli approfondimenti sui materiali più idonei.
Tipo di applicazione e conformità del rotolo
Come accennato all’inizio, l’applicazione delle etichette adesive può avvenire a mano o tramite etichettatrice, e in entrambi i casi possono verificarsi inconvenienti che condizionano la buona riuscita dell’operazione, allungandone tra l’altro i tempi di esecuzione.
Per ovvie ragioni, nell’applicazione manuale c’è una maggiore difficoltà e un rischio di errore più alto; a riguardo possono essere d’aiuto alcune tecniche spiegate nell’articolo Metodi per applicare manualmente la tua etichetta. Ulteriori difficoltà si possono riscontrare se si dovranno applicare etichette fronte-retro o se il lavoro va suddiviso tra più operatori.
A queste complicazioni si può sopperire a priori, proprio in fase di stampa, grazie ai rotoli forniti per le etichette.
Da questo punto di vista le nostre etichette in bobina hanno un’eccezionale vantaggio: i rotoli non sono standard, ma hanno dimensioni differenti a seconda delle esigenze della singola azienda. Possiamo, ad esempio, fornire un rotolo più piccolo delle solite bobine, e ancora distribuire le etichette su più rotoli, in modo che ogni operatore ne abbia uno a disposizione. In caso di stampa fronte-retro, inoltre, disponiamo insieme le due etichette in modo ottimale sullo stesso rotolo, in modo da poterle applicare su ogni contenitore in un solo passaggio.
Tutti questi aspetti che potrebbero risultare secondari quando l’applicazione è automatica, sono invece altrettanto importanti se il rotolo va inserito in macchina. Per quanto l’etichettatrice funzioni autonomamente ci sono parametri precisi da rispettare affinché non si verifichino intoppi; i nostri rotoli sono “macchinabili”, quindi possiamo fornire soluzioni dedicate e non standard, utili per le etichettatrici. Per l’applicazione automatica, inoltre, c’è un altro aspetto molto rilevante, che è la correttezza delle etichette, a cui perveniamo tramite il controllo in fase di stampa.
La verifica e risoluzione di eventuali errori di stampa avviene durante ogni produzione avviata nel nostro etichettificio, non è un servizio accessorio da richiedere a parte, ma è già nel DNA della nostra azienda. Si tratta di un aspetto molto importante, che incide sulla qualità finale delle etichette adesive e merita di essere approfondito: Stampa di etichette: dettagli che contano e che forse non conosci.