L’industria beauty italiana ha registrato numeri molto positivi negli ultimi anni.
Dal make-up all’igiene e alla cura del corpo, i prodotti cosmetici rappresentano una categoria merceologica a cui i consumatori non rinunciano e vi approcciano in modo sempre più attento e consapevole.
Fondamentale per i produttori del settore è stimolare i destinatari, incuriosirli e, oggi più che mai, creare fiducia attraverso un’immagine naturale e autentica. Anche per i brand di lusso la tendenza è quella di proporsi con più sobrietà in risposta alla forte attenzione che i consumatori rivolgono alla sostenibilità e al benessere.
Etichette minimaliste si fanno sempre più spazio nel mondo della cosmesi, in linea con un’idea di luxury più neutra, pulita e naturale. Questo non preclude la possibilità di valorizzare le etichette per cosmetici con dettagli esclusivi o di realizzarle su materiali di stampa molto raffinati e al contempo eleganti.
Vediamo alcuni suggerimenti in base ai fattori che attualmente hanno maggior peso sulle scelte dei consumatori.
Più attenzione agli ingredienti dei cosmetici
Informati e attenti alla composizione dei cosmetici, le persone danno un peso sempre maggiore agli ingredienti, a volte anche più del brand. Ci sono differenze ovviamente tra le marche conosciute e quelle meno popolari, ma la tendenza soprattutto tra i pubblici più giovani è quella di considerare gli ingredienti come principali indicatori di qualità del prodotto.
Come da legge, tutte le etichette per prodotti cosmetici riportano le sostanze contenute al loro interno; tuttavia se c’è un ingrediente particolarmente popolare che esercita un forte appeal sulle persone vale la pena metterlo in evidenza. È quanto fanno spesso anche i produttori del settore alimentare.
Come nel prodotto in foto, sull’etichetta frontale e dopo il nome prodotto è possibile riportare la dicitura che esalta il componente in questione, che nell’esempio è “con aloe vera bio”.
Un dettaglio che ovviamente, a seconda dell’importanza, può essere anche nobilitato. Con stampa a caldo, ad esempio, disponibile sia standard sia in colata. Le differenze le due le spieghiamo in Etichette con stampa a caldo: standard o lamina 3D?
Posizionamento del brand
Diversi brand si muovono nel mondo della cosmesi più naturale, anche quelli che si posizionano come marche di lusso con prodotti cosmetici di fascia alta. In questi casi resta per le etichette adesive la necessità di comunicare pregio e valore, ma con canoni estetici meno sfarzosi, più sobri e moderni.
Si può sfruttare, quindi, la potenza del minimalismo creando grafiche essenziali e valorizzando le etichette attraverso la stampa.
Con un materiale semplice ma elegante, ad esempio, con superficie liscia abbinato a una verniciatura lucida che, oltre a garantire massima resistenza all’etichetta, la completa dal punto di vista estetico. Tra i supporti per etichette adesive i più utilizzati nel settore della cosmesi, chimico e farmaceutico sono i polipropileni, molto resistenti ad umidità e macchie, ma anche il polietilene e le carte patinate.
Una soluzione sempre più condivisa, non soltanto nel settore cosmetico, è quella di usare il polipropilene trasparente con superficie liscia e finitura lucida per ottenere l’effetto no label look. Moderne ed essenziali nella grafica, le etichette trasparenti danno massima visibilità al prodotto influenzando positivamente il consumatore. I nostri suggerimenti a riguardo sono nell’articolo Etichette adesive trasparenti: esempi per personalizzarle.
È questa un’ottima scelta sia per brand di lusso sia per quelli che invece puntano tutto su aspetti come purezza e autenticità e intendono posizionarsi come marche naturali. Per queste ultime anche la scelta dei colori è di grande aiuto; le tonalità come verde, blu, marrone e i colori neutri, insieme a finiture opache, sono i più indicati per trasmettere valori vicini alla natura e al benessere del consumatore. In generale vanno predilette etichette dei cosmetici che sembrino il meno lavorate possibile.
Etichette per cosmetici e percezione del valore
Ultimo aspetto, ma non per importanza, è quello che riguarda la sfera della percezione. Grazie alla combinazione tra colori, forme, ruvidezze, effetti 3D, qualunque etichetta può coinvolgere la parte meno razionale del consumatore, quella che invia stimoli alla mente decisionale e che può determinare la scelta d’acquisto.
Per quanto la percezione sia soggettiva, ci sono parole, colori, sensazioni tattili che generano risposte comuni nelle persone con stessa influenza culturale.
È facile dedurre, ad esempio, quali valori può trasmettere un’etichetta nera; colore dell’eleganza per antonomasia, il nero è una scelta esclusiva e al contempo sobria per prodotti luxury del mondo cosmetico – puoi leggere a riguardo: Etichette nere, dal simbolismo ai consigli per la stampa.
Ma esistono anche risposte tattili. Con le giuste nobilitazioni, infatti, sulle etichette è possibile creare effetti in grado di creare stimoli precisi nella persona attraverso il contatto con il contenitore. Un’etichetta vellutata suggerirà sensazioni completamente diverse da un’etichetta ruvida.
Concludiamo con un approfondimento a riguardo: Etichette che piacciono anche al tatto.