Etichette che piacciono anche al tatto

Etichette che piacciono anche al tatto LabelDoo

Nell’ articolo Creare etichette personalizzate con le nobilitazioni abbiamo visto come un’etichetta può generare sensazioni piacevoli e influenzare la percezione del prodotto nel consumatore. Su questo lavora il marketing sensoriale, che punta a provocare una risposta empatica da parte del destinatario andando a interessare tutti i sensi. E se alla vista è affidata la prima impressione, il gusto, l’olfatto, il tatto e l’udito sono responsabili di rafforzare le impressioni iniziali e rendere il prodotto più desiderabile attraverso un coinvolgimento multisensoriale.

Nel mondo del packaging, e più nello specifico delle etichette adesive, è notevole l’importanza che può assumere l’esperienza tattile. Dalle più ruvide a quelle morbide e vellutate, le superfici delle etichette adesive possono stimolare il tatto in modo incisivo: vediamo alcuni modi per creare l’effetto desiderato.

I materiali texturizzati

Etichette adesive con materiali texturizzati

Per personalizzare etichette adesive che coinvolgano il consumatore dal punto di vista tattile, partiamo dalla scelta di un materiale di stampa texturizzato, con vergature o martellature. Le carte con superficie goffrata, infatti, sono caratterizzate da leggeri effetti in rilievo che le rendono particolarmente pregiate; al tatto suscitano una forte carica comunicativa, con maggiore capacità rispetto alle carte lisce di evocare sensazioni gradevoli.

Abbiamo diversi materiali di questo tipo.

Uno è la carta Perlata effetto seta, naturale di pura cellulosa e goffrata, con effetto perlescente. La superficie texturizzata ne fa un materiale di grande raffinatezza, prediletto per prodotti come spumanti, distillati, cosmetici di fascia alta.

Altra carta esclusiva è la Martellata che, come suggerisce il nome, si distingue per la superficie con martellature. È disponibile nella versione martellata bianca da 90 g/m2 e in quella martellata bianca barrierata da 120 g/m2 entrambe indicate per prodotti dal carattere naturale ed elegante.

Ancora più d’effetto è la Vergata anticata bianca, una carta naturale con vergature pronunciate, una superficie ideale per comunicare pregio e piacevolezza non soltanto alla vista.

Le tre carte sono soltanto alcuni esempi dei materiali goffrati in catalogo. Tutti i supporti sono ben illustrati nella nostra pagina dedicata alle carte e disponibili nel campionario LabelDoo, una raccolta con tutti i materiali da tenere sempre a portata di mano, che vale la pena ordinare: per tutti i possessori di partita Iva, infatti, il campionario carte è gratuito!

Finiture per carte goffrate

Indipendentemente dalla strategia di marketing, sappiamo bene che ogni etichetta adesiva deve essere protetta tramite plastificazione, finitura che garantisce massima resistenza e durata nel tempo. Tuttavia la plastificazione non è abbinabile a tutti i materiali di stampa; lo abbiamo spiegato nell’articolo Etichette adesive, belle ma anche resistenti.

È proprio il caso delle carte con superfici goffrate, sulle quali la plastificazione andrebbe a coprire le caratteristiche del materiale. Alle carte texturizzate va abbinata quindi la verniciatura.

Ma c’è un’ulteriore alternativa: è possibile creare anche un effetto setoso al tatto orientando la personalizzazione delle etichette in tutt’altra direzione, a cominciare dal materiale di stampa.

La plastificazione soft-touch

Plastificazione soft-touch LabelDoo

Finitura esclusiva, che rende vellutata la superficie dell’etichetta, la plastificazione soft-touch è una nobilitazione dal duplice scopo. Si tratta, infatti, di un processo che applica una sottilissima pellicola alla superficie della carta che, oltre ad aggiungere un piacevolissimo effetto tattile, protegge l’etichetta e ne assicura maggiore durata nel tempo.

Di grande utilità per i prodotti pregiati e beni di fascia alta, la plastificazione soft touch rende l’etichetta ricercata e fine, arricchisce l’esperienza percettiva del consumatore con un maggior coinvolgimento multisensoriale.

Come spiegato, trattandosi di plastificazione, la soft-touch non è applicabile alle carte goffrate e, del resto, avrebbe poco senso abbinarle. Va benissimo invece con tutti i materiali con superficie liscia, come le Carte Patinate ma anche i Polipropileni.

La scelta tra carte goffrate o lisce, e di conseguenza verniciatura o plastificazione soft-touch, va sempre fatta in funzione della comunicazione di marca e di prodotto. Anche per creare un’esperienza multisensoriale attraverso le etichette, infatti, va tenuto conto dell’identità del brand e dei valori da trasmettere ai consumatori. Concludiamo con un contenuto utile a riguardo: Etichette adesive e brand identity: come personalizzarle?